Avvistamenti dragheschi a Colle Ameno

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19, 20, 21 Settembre AVVISTAMENTI DRAGHESCHI A BORGO AMENO

a cura di Spazio relativo

CARLO MAVER BIANCA ZUENELI | NOSTROMO BONELLI |

Mirabolanti cronache medioevali narrano di un contadino che trovò e catturò un drago nelle campagne bolognesi, a poca distanza dalle mura della città.

L’animale venne consegnato a Ulisse Aldrovandi che lo descrisse e lo consegnò alla storia attraverso i suoi preziosi studi, conservati oggi nella stanza delle meraviglie animali, presso il museo di palazzo Poggi a Bologna. A distanza di quasi 500 anni, sempre nella campagna bolognese, alcuni avvistamenti dragheschi stanno per ricominciare :

il 19, 20, 21 Settembre il Drago della Svolta attraverserà il Borgo di Colle Ameno, portando workshop, performance, musica e rurale ristoro.

Che tipo di drago è il Drago della Svolta?

Il Drago della Svolta è un drago popolare che prevede la costruzione comunitaria di una grande e leggera scultura mobile, azionata successivamente dai partecipanti in un evento festivo finale. La Svolta è un momento gioioso di liberazione e di euforia. Durante la performance i partecipanti, sostenendo la scultura, corrono metaforicamente verso i propri desideri.

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**  PROGRAMMA  ** 
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 19 e 20 Settembre <

 dalle ore 17.30 alle 18.30 |RUGGITI DI DRAGHI

workshop dai 6 ai 99 anni – posti limitati – offerta libera

Hai mai sentito un drago parlare? Che suono fa?
Sicuramente un suono strano: esistono tante tipologie di draghi (feroci, tranquilli, pelosi, felici, antipatici, squamosi, cinesi, alpini, paludosi, volanti, striscianti, ungulati, con il bulbo fonato, a macchie, con il becco, con le corna sul dorso, bipedi, quadrupedi, ventupedi, muscolosi, stracchinosi, etc..) e quindi tante tipologie di suoni che questi draghi possono emettere.
Con l’aiuto di curiosi strumenti musicali chiamati sintetizzatori, oggetti che possono fare suoni davvero strani, i partecipanti potranno costruire un vero e proprio bestiario sonoro draghesco che accompagnerà la performance del Drago della Svolta.

>21 Settembre<

 ore 19.30 | IL DRAGO DELLA SVOLTA

performance finale

Il rituale della Svolta sarà accompagnato dai ruggiti dei draghi del bestiario sonoro draghesco.
Al tramonto dell’ultimo giorno d’estate l’animale si mostrerà a tutti i presenti, in un itinerario che lo porterà dal centro del borgo fino alla collina sovrastante, in cui potrà avvenire il catartico momento della svolta. Dal parcheggio della borgata sarà possibile osservare questo importante momento rituale e ascoltare i suoni di questo animale magico.

ore 20.30 |  CARLO MAVER SOLO

concerto

A chiudere la giornata saranno i suoni del bandoneon e dei flauti di Carlo Maver, musicista bolognese molto legato ai luoghi della campagna e appennino bolognese.
Il concerto in solo è forse il più intimo, il caldo suono del bandoneon e gli echi dei flauti portano l’ascoltatore a visitare paesi lontani creando atmosfere che toccano il sacro e il profano.

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Durante la serata del 21 Settembre saranno disponibili bevande e ristoro rurale (vegetariano e vegano)

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BIO

Nostromo Bonelli

Alterego di Filippo Bonelli (Bologna 1992) nato dal programma radiofonico “svarielli” in onda sulle frequenze di radio spore (http://radiospore.oziosi.org), emittente legata allo storico centro sociale XM24.
Esploratore di suoni elettrici, IDM e brekkosi nelle sue ricerche synthetiche (https://soundcloud.com/user-369931249) e di svariate sonorità, dall’ afrobeat alla jungle nei suoi djset.
Fondatore insieme al produttore tabache e al dj POL dell’ etichetta e ciurma girovelle psicotroniche (https://girovellepsicotronicherecords.bandcamp.com/releases).

Biancosangue

Alter ego di Bianca Zueneli (Bologna 1993) è una giovane danzatrice e coreografa formata all’Accademia di Belle Arti di Venezia e di Bruxelles, per poi perfezionare i suoi studi è al Royal Conservatory di Antwerp in Belgio e al Forum Dança di Lisbona. Attualmente Bianca lavora tra Italia e Belgio, dove sviluppa progetti di ricerca sia da sola che in collaborazione con altri artisti che hanno in comune un approccio ibrido alla performance, dove i diversi linguaggi e media artistici si mescolano

Carlo Maver

Il bandoneon, strumento che, riportato alla ribalta dal grande Astor Piazzolla con il suo Tango Nuevo, in realtà si presta ad essere inserito nei contesti più svariati sia nel ruolo di solista che in quello di cesellatore di tavolozze sonore. Carlo Maver ne è uno squisito interprete. Il musicista bolognese prosegue a studiare lo strumento a mantice con straordinaria passione, inserendolo nella propria produzione, sia discografica che live, accanto al flauto, del quale vanta un diploma al Conservatorio Martini.
Dal 2008 cura la direzione artistica, affiancato dall’organizzazione di Marco Tamarri, di ‘Eco della musica’, il festival ecologico-musicale che si tiene ad ogni estate in varie località dell’Appennino bolognese e modenese, per uno straordinario rapporto tra musica e ambiente che hanno fatto diventare l’appuntamento un punto di riferimento non solo italiano.

Spazio relativo

Lo spazio di ricerca indipendente e di sperimentazione è attivo dal 2020, nell’appennino tosco-emiliano. Promuove giovani artisti portando avanti una ricerca epistemologica – sulle forme di conoscenza – ed ecologica – sulle forme di relazione e sulle relazioni. Al centro del progetto vi sono la contaminazione dei linguaggi e l’approfondimento dei processi di creazione degli artisti coinvolti. L’eterogeneità è indagata come esperienza della molteplicità e della compenetrazione.